Da quando sono mamma ho scoperto che gli anni di studio hanno una grande valenza e offrono grandissime conoscenze, ma i consigli più utili li ho ricevuti dagli altri genitori e questo è valido anche per quanto riguarda le scarpe primi passi. 

Io conosco le "regole" per le perfette scarpe da indossare quando si inizia a camminare, ma non ero a conoscenza della vastità del mondo di marche che offre il mercato. Per questo ho chiesto aiuto a chi mi segue su Instagram e ho scoperto l'esistenza di grandissime possibilità.

Prima di passare a scoprire le regole base per scegliere le scarpe e le marche più consigliate, vediamo quando iniziare ad attivarsi. 

Non parlerò di mesi per descrivere le tappe di sviluppo, perché ogni sviluppo è unico e spesso avere una tabella di marcia non fa che accrescere le già numerose ansie della genitorialità, ma sicuramente è bene osservare nel primo anno di vita la crescente spinta all'esplorazione e al movimento. 

Se siamo arrivati a chiederci se è il momento di indossare delle scarpe, è perché prima c'è stato moltissimo tummy time, grande curiosità al movimento scrisciando, gattonando e poi l'esplorazione verso l'alto con i primi appoggi e primi passi laterali (navigazione costiera). Da adesso in poi nulla è più al sicuro, la passione della scoperta è infinita e se viene supportata nel giro di qualche mese verrà acquisita grande sicurezza e forza muscolare che porterà a staccarsi e muovere i tanto attesi primi passi. Il supporto maggiore che si può dare è lasciare libertà di movimento massima. Mettete in sicurezza lo spazio gioco, fate in modo che ci siano delle possibilità di fare diversi passaggi posturali (da seduti, a in ginocchio, a in piedi ecc) motivando i diversi cambiamenti di posizioni con oggetti di interesse o, ancora meglio, con l'interazione vis a vis. State nel momento e offrite più occasioni possibile per muoversi ed esplorare...ora è la cosa che appassiona di più!

In questa fase di sviluppo più viene lasciato il piede nudo meglio è, anche durante l'inverno, perché non si ammalerà per il piedino freddo. Esattamente come per le tappe precedenti, meno ingombro di vestiti c'è meglio è! I vestiti non permettono l'esplorazione in maniera fluida e inoltre limitano la conoscenza sensoriale del mondo, soprattutto i calzini che tanto piacciono ai nonni, perché attraverso la pianta dei piedi si captano tantissime informazioni sensoriali che sono fondamentali per lo sviluppo neurologico. 

Tornando alla domanda iniziale quindi: quando iniziare a cercare la scarpa giusta? Quando l'esplorazione al movimento avviene anche fuori casa. Finché la verticalizzazione, la navigazione costiera e i primi passi con appoggio sono ricercati solo in ambienti domestici lasciate il piede nudo, quando iniziano ad avvenire anche fuori iniziate a cercare...tra poco vi serviranno!

Ma il piede nudo anche fuori casa? Si, sarebbe meglio anche fuori perché l'esplorazione con diversi pavimenti aiuta nello sviluppo delle competenze motorie e muscolari, e inoltre dona tantissime stimolazioni sensoriali. Attenzione però: nei mesi freddi il piedino nudo potrebbe non essere il massimo fuori casa; inoltre non tutti i pavimenti sono sicuri in esterno e il rischio di tagli o abrasioni potrebbe essere alto in alcune situazioni. In questi casi il consiglio è di far indossare una sorta di calza con la suola, in modo che il piede sia protetto, ma anche libero di muoversi come se fosse nudo. 

Questo passaggio può essere importante anche per abituarsi all'arrivo della scarpina. Per alcuni profili, infatti, può non essere apprezzato da subito l'inserimento di un elemento esterno sul piede. Consideriamo infatti che mettere una scarpa vuol dire processare e integrare diversi stimoli: 

• visivo: non è più solo il mio piede ma ha qualcosa sopra

• tattile: sulla mia pelle sento la presenza di qualcosa 

• propriocettivo: la scarpa ha un peso che è diverso dal mio piede e deve essere elaborato

Questa processazione può non essere automatica per chiunque, quindi andare per gradi rispettando l'unicità della persona che affronta questa sfida è importante. 

Per esempio per mia figlia, che ha passato il massimo della sua esplorazione motoria in estate e quindi senza vestiti, ho preso delle calze con suola a bassissimo costo, assolutamente sconsigliate sul piano neuromotorio e che da professionista mi fanno rabbrividire, ma sono perfette per l'inserimento dell'oggetto scarpa: meglio spendere 5 euro e vedersi rifiutare la scarpa che buttare 90 euro di scarpa nuova mai messa!

La vera scarpa è bene inserirla solo quando i primi passi sono effettivamente arrivati. Quando si stacca e i passi sono sicuri allora si può iniziare a inserire la scarpa, tenendo sempre a mente la regola che in ambiente domestico è sempre meglio preferire il piede nudo. 

La scarpa primi passi deve avere delle caratteristiche precise, che sarebbe bene cercare anche nelle scarpe successive, almeno per i primi due anni di cammino. Questo perché generalmente ci vogliono due anni di esplorazione per conquistare un corretto ciclo del passo, anche durante la corsa, e poter poi acquisire coordinazioni più complesse, dove il piede è comunque il protagonista. 

La scarpa primi passi serve per supportare e sostenere il piede, ma allo stesso tempo lasciarlo libero di modularsi e muoversi in maniera naturale. 

Come deve essere quindi?

1. Suola flessibile. Si deve piegare a metà con le vostre mani, senza troppa pressione. Questo per permette il corretto ciclo del passo e non limitare il movimento. 

2. Suola larga. Il piede nei primi anni non ha ancora sviluppato l'arco plantare e le dita si espandono molto con l'appoggio e il peso quindi è bene cercare di lasciare libero e naturale questo appoggio. 

3. Rinforzo sul tallone. Il tallone rinforzato permette di sostenere la caviglia che nel movimento potrebbe uscire dall'asse. 

4. Rinforzo sull'arco interno. Aiuta a sostenere il piede, non deve esserci un finto arco plantare, ma solo un po' più di sostegno sulla struttura interna della scarpa.

5. Altezza fino al malleolo. Aiuta nel mantenere la caviglia in asse e stabile. 

6. Più grande di 1cm circa. Questo aiuta nell'accompagnare la crescita del piede, perché quando ci si abitua a una scarpina doverla cambiare potrebbe essere faticoso, in questo modo si può tenere la stessa scarpa almeno per una stagione, senza avere però troppo spazio che renderebbe difficile il movimento corretto. 

Vi lascio il link per prendere la misura del piedino

https://www.naturino.com/shop/media/Misurapiedi.pdf

Con queste regole a mente potete già iniziare a entrare in ogni negozio di scarpe e valutarle tutte! Io l'ho fatto e mi sono molto divertita, ma c'è anche una soluzione più semplice: chiedere aiuto a chi ha già sperimentato e fidarsi delle marche consigliate! 

Eccoci qui alla raccolta che ho fatto di marche e modelli che mi sono stati maggiormente consigliati!

1. BOBUX. https://www.bobux.it 

Questa è stata davvero la marca più nominata in assoluto. Devo dire che mi piacciono molto! Il costo è elevato, ma il modello Xplorer è perfetto per la fase verticalizzazione e le scarpe per gli step successivi sono davvero ben studiate. 

2. BIOMECANICS https://biomecanics.it 

Ben strutturate e con materiali perfetti. Hanno diversi rivenditori in Italia quindi si può anche provare dal vivo che è sempre una cosa utile. 

3. NATURINO https://www.naturino.com/it

Tutta la sezione primi passi è perfetta. Il plus è che sono anche carine e hanno moltissime scarpe estive/primaverili e diversi modelli invernali che possono incontrare i gusti dei genitori più modaioli. 

4. PRIMIGI https://www.primigi.it

Simili a Naturino, ma da valutare modello per modello. Non sempre con tutti i numeri e non sempre con tutte le regole richieste, ma di base un buon assortimento. 

Seguono ora altre marche che mi sono state consigliate, ma con minore frequenza e che non ho valutato in prima persona. 

5. FALCOTTO

6. BALDUCCI

7. BAREFOOT

8. GARVALIN

9. BABY LAB

10. WILDINGS